la Thema Turbo 16V di Matteo Ballarin

SOCIO NUMERO 003 da Spinea (VE).

 

Vi presentiamo uno dei nostri primissimi soci, dal profondo nord est, l'attivissimo Matteo "Squilibrio" Ballarin, che molto si da da fare per pubblicizzare l'attività del nostro club, cercare altri soci, e Lancia Thema da salvare... Presente al primo incontro ad Orbetello, guida una stupenda Turbo 16V di nero vestita, una Thema dalla cattiveria mal celata ma che grazie al buono stato di conservazione, uso e cura, rimane sempre la Signora grintosa in abito da sera che tutti conosciamo e amiamo. Lascio la parola al nostro Matteo che ci e vi racconta la sua "Ginetta", una Turbo 16V seconda serie. Buona lettura e buona visione!!!

 

Non ho ricordi di quando sia iniziata la passione per i motori… probabilmente al momento della nascita, il fatto che il tutto stava succedendo in macchina durante il trasporto all’ospedale,(la mia testa è uscita in macchina) ha fatto si che questa specie di “imprinting” si sia installato in me …. pensate che a due mesi, in culla, riconoscevo la fiat 125 di mio padre quando rientrava a casa e la seguivo con gli occhi fino a che non arrivava davanti al garage: premetto che non la vedevo perché ero dentro casa, ma la sentivo …..

A tre anni ancora non parlavo, o meglio avevo un linguaggio tutto mio che solo mia madre e mio padre capivano, ma di sera dallo specchietto retrovisore della Lada Niva riconoscevo le auto dai fari… mah?!?... a quattro anni, dopo aver iniziato a parlare, ho riconosciuto una Panda con i cerchi della Ritmo prima serie, tanto è vero che il proprietario sapeva che non erano originali, ma non di che macchina fossero ….

Ogni sera andavo in garage e dopo aver tirato avanti il sedile del guidatore in modo da arrivare ai pedali, nella mia testa elaboravo il percorso da fare e passavo così delle ore a “guidare” con l’auto ferma …. ho fatto di quelle braccia a girare il volante con l’auto ferma! La mie prime “compagne di viaggio” furono una Volkswagen Jetta diesel di mio padre e la Panda 30 di mia madre.

A 6 anni la prima vera guida: ho tirato fuori dal parcheggio la Y10 della zia: una manovra da manuale, visto tutta la “teoria” che avevo fatto nel garage di casa: correva l’anno 1984…Vi ricorda qualcosa?

Come spero abbiate capito, vivevo per le auto, per le moto e per i camion, tanto è vero che al compimento del settimo compleanno ho ricevuto in regalo la mia prima moto con motore a scoppio, una favolosa Malaguti Grizzly e a nove anni ho fatto la prima guida con il camion di papà…

Tra l’84 e l’85 percorrendo la tangenziale di Mestre a circa 100 km/h rimasi quasi fulminato: un macchinone con due fari enormi dietro, grigio metallizzato, che letteralmente volava in corsia di sorpasso…”quella sarà la macchina che mi prenderò!” disse mio padre. (N.B. una volta sulla tangenziale di Mestre si correva parecchio!!!…).

Attorno alla metà di novembre del 1988, avevo la febbre, ero sul divano disteso e guardavo la televisione. Mio padre rincasò verso le 19, si tolse li giubbotto e lo mise sull’attaccapanni, entro in taverna e mi guardò…”l’ho presa!” e mi sfoderò un sorriso a 99 denti che se non aveva le orecchie faceva il giro della testa…J sulle prime non capivo, poi notai un libricino nero che teneva nella mano sinistra… riuscii a scorgere una parte della scritta: …HEMA. Non ci potevo credere! “Tieni, Matteo, guarda!”. Tra le mani avevo il depliant della nuova Lancia Thema: era diversa da quelle che avevo visto, il frontale era più cattivo e robusto, insomma sono andato in brodo di giuggiole …. così quel depliant lo guardai talmente tanto che lo ridussi quasi a brandelli. Per la cronaca l’aveva ordinata, anzi ne aveva ordinate tre nero metallizzato ed una bianca, tutte i.e. con interno in tessuto blu a quadri , clima automatico e specchi elettrici abbattibili elettricamente.

Arrivò a marzo del 1989…alcuni giorni prima eravamo stati da un gommista per vedere quali cerchi in lega montare… la scelta andò per i Momo a 5 razze a girandola diamantati…

Combinazione mi ammalai di nuovo e quel venerdì sera mio padre telefonò per dirci che sarebbe tornato a casa con la macchina nuova… pioveva, era buio… sentii il cigolio del cancello che si apriva e mi affrettai ad andare sulla porta che dava nel garage… la aprii e rimasi fulminato! Due fari larghi e aggressivi che mi fissavano ed avanzavano verso di me… poi appena entrarono sotto la luce del garage vidi la sagoma di questo mostro che mio padre aveva comprato… il depliant non le rendeva giustizia… la macchina più bella che avessi mai visto…

 decisi in quell’istante che un giorno, appena avuto la patente, quella sarebbe stata la mia macchina…

Purtroppo tra il 1994 e il 1996 vennero vendute tutte e quattro, così rimasi amareggiato per non aver “coronato il mio sogno d’amore”…..

Nel 2004 riuscii a portare a casa una i.e. (per 300€!!!) seconda serie azzurra metallizzata che aveva ancora la pellicola sulle portiere, ma fui costretto a venderla dopo due mesi perche il costo per mantenerla era un po’ proibitivo, visto che avevo già una macchina nuova… la mia amarezza cresceva di giorno in giorno, e oltretutto iniziavo a vederne un po’ troppe in giro, come se fosse un segno del destino…

Una domenica di aprile del 2006 recandomi dalla mia ormai ex fidanzata, non so perché, ma decisi di fare il giretto leggermente più lungo per gustarmi un pochino di più la mia Vespa ET3…(lei è l’Amante).

Passando davanti ad una officina con la coda dell’occhio vidi una cosa che attirò la mia attenzione: tornai indietro e nell’ultima fila di auto esposte nel piazza lino notai una cromatura troppo familiare… mi guardai intorno e notai una stradina che passava proprio dietro al piazzale… ingranai la prima e partii in “quarta” con un groppo in gola… arrivato al semaforo, girai a destra e di nuovo a destra dopo 50 m… snocciolai le marce con la velocità di un razzo… tutto d’un tratto mi ritrovai in una piazzetta e sulla destra la vidi: nera metallizzata, i cerchi non erano messi male, tutta sporca con un fianco strisciato, seconda serie, e dalle minigonne laterali basse mi fecero pensare ad una 16v.

Decisi che l’indomani sarei andato a vederne l’interno e capire, se non ci fosse stata la targhetta, che modello fosse…

Il cuore mi batteva nel petto talmente tanto che se si abbassava il rumore di fondo sentivi il battito a due metri di distanza… avvicinandomi al piazzale, da distante notai la targhetta ma non la distinguevo ancora bene, ma si trattava di una turbo o diesel o benzina… il picco di felicità lo raggiunsi quando a pochi metri vidi la scritta TURBO 16V! Aprii lo sportello e notai che l’interno, a parte i due montanti anteriori scollati, era quasi perfetto: selleria in alcantara verde muschio senza pallini, il volante ancora rugoso, il classico cruscotto con il clima automatico e, gioia delle gioie, i tasti delle sospensioni a controllo elettronico. Notai anche il pedale della frizione abbassato, indice di pistoncino e pompetta da cambiare… riuscimmo comunque a fare un giretto di prova, e mi sembrava che andasse abbastanza bene.

“Va bene!” “ho solo un problema: non ho spazio a casa per tenerla” e il venditore:”guarda, a me non da fastidio… la tengo qui…”

Diedi 100€ di caparra e, non ci potevo credere, stavo per entrare in possesso di una Lancia Thema Turbo 16v. A casa mi avrebbero ucciso, anche perché non era il periodo di fare spese pazze, ma non me la sono sentita di vederla andare in rottamazione all’estero…. voi che dite?

Rimase nel piazzale ancora un annetto buono fino a che il titolare mi telefonò dicendomi: “fa un piacere, vieni a prenderla perché devo rifare il pavimento e a me intriga… (modo di dire veneziano).”

Parlando con un amico che ha una concessionaria di auto, riuscii a metterla da lui in esenzione di bollo,(da lì iniziano a vedersi le prime foto)… appena portata lì le feci un sonoro bagno per togliere un po’ di “croste”… e poi le feci conoscere l’altra mia Lancia, la Thesis che fino a quel momento ha colmato il vuoto Thema in modo egregio…ah, si chiama Squily….

Resistetti ancora fino ad ottobre, poi approfittando della vendita dell’auto di mio padre, una passat sw del 2002, le feci la revisione, il passaggio di proprietà e l’assicurazione…

Quando uscii dalla concessionaria del mio amico ero un uomo realizzato; la fame nel mondo, le guerre, il caro petrolio, le tasse da pagare, le cavalletteeeee!!!!…. che mi frega? Tanto io ho la Thema!!!!!

La frizione dava problemi, le ruote erano quadrate, probabilmente i precedenti proprietari di quei pneumatici erano i Flingstones… i freni grattavano leggermente…

Le feci un bel tagliando con sostituzione del pistoncino, pompetta e pneumatici nuovi. Le sospensioni erano scariche, purtroppo, ma i soldi per cambiarle non c’erano…

Dopo una settimana dal ritiro, durante un sorpasso, il motore della Ginetta si è “seduto” e aveva perso potenza, giri, era più rumoroso e non teneva il minimo… portata da un altro meccanico trovammo che la macchina era fuori fase…premetto che quando la macchina era nella prima officina, successe che il motore dopo averlo lasciato al minimo per un minuto, cominciò a battere in testa di brutto e la conseguenza di questo fu la sostituzione del pistone n°2... pochi giorni più tardi, andando a vedere come procedevano i lavori, arrivai nell’officina, entrai e mi diressi verso il ponte dove stava la Ginetta. Lei era alta 2m da terra, mi posizionai davanti a lei e gurdandandola le dissi: “Ciao piccola!”…beh, potete non crederci, ma l’antifurto ha cominciato a suonare, come se lei volesse dirmi qualcosa…mi ha riconosciuto, e non si sentiva sicura lì dentro…se l’avessi ascoltata…

Dopo il fattaccio del sorpasso, andai dal mio attuale meccanico grazie ad un amico che me lo aveva segnalato….

Blocco motore completo, sospensioni su misura con assetto abbassato di 4cm,

cinghia di distribuzione, tagliando completo del motore e frizione nuova…. Meglio non dire quanti soldi ho speso finora, mi giudichereste un incosciente… un matto… uno Squilibrato….

L’auto è andata bene , ma dopo qualche mese ho dovuto rimettere mano al portafoglio per la pompa della benzina…e un piccolo aumento della pressione del turbo…. La Ginetta ora va che è uno spettacolo…anche se necessita ancora di manutenzione, che in seguito farò….

Per chi fosse curioso, può andare su “youtube” e digitare “thema turbo Ginetta” e la vedrà in video….

Buona Thema a tutti!

Squilibrio.

 

 

La Thema di Matteo è stata iscritta nella categoria "special" del nostro Club. Molte sono le migliorie apportate, ad iniziare dall'assetto, poi il piccolo spoiler posteriore e all'interno troviamo un elemento che è sempre mancato su tutte le Thema Turbo, il manometro della Turbina! Completa la personalizzazione una valvola pop-off a sfiato libero per tenere a bada i bollenti spiriti del turbo...

 

 

Facciamo i più vivi complimenti a Matteo e soprattutto alla sua stupenda Thema Turbo 16V!!!