LA FENICE

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IL RESTAURO TOTALE DI UNA THEMA 8.32 SECONDA SERIE 1989

di Angelo, segretario LANCIA THEMA CLUB ITALIA.

 

Il restauro di un'auto, qualunque essa sia è una attività tra le più incerte, dispendiose, lunghe ma al tempo stesso più appaganti che si possano mettere in pratica. Qui è raccontato giorno per giorno il restauro di una Thema 8.32 non marciante ferma da oltre 10 anni.

Il racconto parte dal 18 Dicembre 2007, per terminare nel Luglio 2009. Diviso in pagine, trovate qui sotto i link ai vari capitoli, e alla fine di ogni pagina. Mettetevi comodi e buona lettura!!!

CAPITOLO 1 - Il ritrovamento e l'acquisto, primo contatto con la macchina

CAPITOLO 2 - Accensione del motore e primo tagliando totale

CAPITOLO 3 . Primo collaudo su strada e lavori carrozzeria

CAPITOLO 4 - Primo viaggio ed Epilogo

 

CAPITOLO 4

IL RADUNO A TORINO - 23, 24, 25 OTTOBRE 2009. PARTENZA DA ROMA.

Capitolo 1. Le premesse - il viaggio.

L'idea del raduno a Torino mi ha sempre affascinato. Poi per provare un brivido bastava pensare ai km, alla macchina da utilizzare, e alla benzina da caricare. Ho sempre ritenuto che fosse veramente una cosa da deficienti  farsi oltre 1500 km a fine ottobre in direzione Torino, con un'auto di 20 anni, 12 dei quali passati sotto il sole, "restaurata" si fa per dire da un non professionista... Poi con quel motore, da un litro per dieci metri, altro che km... Però pensavo che la soddisfazione che ti regala una impresa ricca di incognite non te la regala nient'altro. Avevo la tessera socio ACI, quindi soccorso gratuito,  la macchina anni a parte era tutto sommato in ordine. Certo i tubi in gomma di 20 anni potevano collassare in ogni momento, un qualsiasi filo affogato non si sa dove poteva smettere di portare corrente, c'erano centinaia di particolari che non mi convincevano. Però che diamine, Fabio Alberani (nostro socio) a Roma per una cena mi disse "...viaggi con una Thema, un prodotto valido!!! Vai tranquillo!". E io le notti prima della partenza sognavo il fumo bianco che usciva dal cofano, fiumi di benzina che prosciugavano il mio conto in banca, sognavo me con la mia bella tutina de meccanico infilato sotto la 8.32 mentre in autostrada tutti sfrecciavano... Però l'impresa era stimolante. Il premio in palio, una grossa soddisfazione da raccontare per anni... Così ho deciso, si parte.

Capitolo 2. Il Navigatore - Elio Conti (Mr. Cooper)

Benzina sul fuoco signori miei. Avete presente quando si dice "cattive compagnie"? Tutti ricorderanno la scena del film "viaggi di nozze" di Carlo Verdone, dove sfrecciando su una M3 Cabrio la coppia "coatta" si chiede "180? no, 220" intendendo i km orari... Ecco, io sono quello che sussurra il 180, Elio sentenzia sempre e costantemente 220. Elio è un ragazzo tutto sommato normale, con un lavoro, gli amici, le donne, insomma come tutti. Ad Elio c'è solo una cosa che scombina i piani, anzi 3: le auto, i motori e la strada. Il suo motto? "Sempre sull'asfalto". Sto ragazzo, non per farsi i fatti suoi la settimana scorsa era a Parma da alcune amiche (in macchina), non ha esitato neanche un minuto a partire con me a Torino, in questo preciso istante invece è sulla A1 in direzione Milano per trascorrere il fine settimana nella capitale economica d'Italia (rigorosamente in macchina, col Cooper). 6000 km in tre settimane. Tutto questo perchè? Per passione, per amore della Guida con la G maiuscola. Capite a questo punto che con un soggetto simile non c'era più posto sulla mia 8.32 per altri "navigatori" di pari livello. Unica condizione: "Angiolè, però la 8.32 me la devi fa guidà" come potevo dirgli di no???

La Cooper S ed Elio

Ma cosa guida Elio? Non è Lancista, e qui molti storceranno il naso, ma è un appassionato del prodotto tedesco. Acerrimo nemico? No, appassionato oggettivo, che da a Lancia ciò che è di Lancia e a BMW quello che è di BMW. Mr. Cooper, il suo soprannome, guida, anzi vola con una Mini Cooper S nuova di pacca, svezzata da lui in persona. Tenuta in maniera maniacale, nera, pelle nera, è utilizzata con viva soddisfazione per i suoi e nostri spostamenti. La si fa decollare per molte città d'Italia, leggendario è il suo passaggio sesta-quinta in autostrada, dove il doppio scarico fa la voce grossa e lascia attoniti i molti SUV o le berline pompate che solcano i nostri mari... Ma il top lo raggiunge sul misto, un assetto degno di un Kart, scomodo da morire in città, ma basta non andarci!!! Noi col Mini solo percorso extra urbano.

Lasciateci perdere se ci incontrate in giro... Siamo più pericolosi che in 8.32...

un recente blitz Roma - Teramo

 Capitolo 3 - le premesse. La macchina.

So per certo che la domanda che più di frequente s'è fatta è, che diamine sta facendo Angelo alla Fenice? Si può riassumere la risposta in un semplice "lavoro di affinamento". Consistente in frizione nuova, 8 iniettori nuovi, termostato, liquido freni nuovo, marmitta nuova, cavi candele e calotte nuove, controllo dei CO che adesso spaccano il millesimo, e naturalmente 4 gomme nuove. Gli interventi meccanici sono stati effettuati dal nostro leggendario Orazio, il resto, da me. Ci sono altri particolari che hanno ricevuto delle migliorie, ma sta agli occhi dei fortunati che vengono ai raduni poterli notare!!! Ora è la cura del dettaglio che fa l'opera d'arte, e dichiaro ufficialmente aperta la stagione del perfezionamento della macchina, terminato finalmente il lavoro più impegnativo.

l'intervento al motore

il treno di gomme nuove

montaggio

convergenza ed equilibratura

SI PARTE!!!

Venerdì mattina, anzi notte... Ore 4,30, suona la sveglia. Avevo dormito un paio d'ore, non prendevo sonno ed Elio era messo peggio di me, troppo l'entusiasmo del viaggio. Tanto che lui per messaggio mi scrisse "partiamo adesso"... Era mezzanotte.. Insomma alla fine alle 5,30 sono arrivato davanti casa sua. Qualche goccia d'acqua iniziava a cadere. Si scherzava sull'assurdità dell'impresa che ci accingevamo a compiere. Casello di Tivoli, si prende il biglietto, quando usciremo dall'autostrada sarà a Torino, tra 670 km. Scuotendo la testa pensavo, ma chi me lo ha fatto fare...

 

la 8.32 pochi istanti prima della partenza

8.32 col pieno, 70 litri, nel bagagliaio oltre alle valigie tutto l'occorrente per interventi straordinari di riparazione, un mare di ricambi dietro e una cassetta di attrezzi così fornita da smontare e rimontare tutto lo Shuttle con la rampa di lancio annessa. Nessuna anomalia segnalata dalla macchina, tranne quella delle sospensioni, accesasi una settimana prima alla quale non sono riuscito a porre rimedio. Beh questo è stato l'unico neo del viaggio, un assetto da schifo che non ha reso onore alla macchina e al motore, che invece si sono comportati benissimo.

Prima sosta per un caffè verso la barriera di Roma Nord, e li il diluvio universale. Talmente tanta acqua da non vedere nulla, velocità scesa sotto i 110, acquaplaning, un disastro. Dalla radio si capiva che salendo avremmo trovato sempre meno pioggia, quindi cercavamo di uscire dalla tempesta prima possibile.

Seconda sosta, dopo una lunga tirata, poco prima di Piacenza. Coperto ma senza pioggia, la 8.32 iniziava a prendere velocità e sicurezza...

la seconda sosta altezza Piacenza

Mr. Cooper alla Guida, gli ultimi 200 km, piccolo rabbocco di benzina a Piacenza e via di nuovo. Niente da segnalare, la strada scorre con naturalezza. Da Bologna in poi è "volata" via come l'aria, la strada intendo, la 8.32 ha dato prova della forza del suo motore, e abbiamo avuto modo di apprezzare la comodità della macchina nei lunghi tragitti. Peccato per l'assetto, la macchina scivolava pericolosamente nelle curve verso destra, più precisa nelle curve verso sinistra. Le sospensioni hanno dato forfait da subito, bisognerà rigenerarle, così non rendono proprio giustizia alla macchina. Le impressioni di Elio sulla 8.32 sono concordanti con le mie, assetto da far vomitare, ma gran motore e ottimo tiro. Mr. Cooper s'è dilettato parecchio con lo spoiler retrattile, azionandolo ogni qual volta qualche ignaro utente si avvicinava alla nostra 8.32 con fare minaccioso... Certo con l'assetto giusto avremmo fatto piangere molti soggettoni... Ma tempo al tempo, arriverà anche quello!!!
Ore 12. Arrivo a Torino. Immaginate la soddisfazione e l'emozione. Osservando la cartina sul navigatore ci rendevamo conto di quanto diamine lontano da casa ci aveva portato la 8.32, senza indugi, con una naturalezza unica.

Tempo accettabile, strada asciutta, pochissimo traffico, la 8.32 filava via con un filo di gas, il motore ormai libero e pulito sembrava avere un rumore più cupo, saliva di giri con più  facilità, sciolto, agile, pronto.

Pensare a quando la macchina giaceva nel campo abbandonata, e vederla aggredire l'asfalto adesso è qualcosa che non vi so spiegare. Comunque, io c'ero!!! e me la sono gustata tutta...

 

    

al lavaggio...

 

sulle strisce blu del comune di TORINO !!!

 Usciti dall'Autostrada ci siamo subito recati a lavare la macchina, a mano, quello che vedete è  solo il programma di asciugatura, certo ce l'avrebbero potuta lavare anche meglio per i soldi che c'hanno chiesto, ma tant'è... Ecco in questo frangente c'è arrivato un sonoro colpo di sonno, ormai rilassati per aver raggiunto la meta, la stanchezza c'ha preso e ci siamo addormentati sulla panchina mentre lavavano la macchina... Chissà che hanno pensato i dipendenti del lavaggio... Tutto certo, tranne che venivamo da Roma con quella macchina!

Questo  invece è il Raduno, e lascio che siano le foto a parlare per la Fenice...

alla Pinifarina...

I miei amici Elio ed Adriano

La fenice nel suo posto, tra le  Thema più cattive, le Turbo di Matteo e Alessandro

foto di rito alla Pininfarina

parcheggio del ristorante

Sul Lingotto

accanto alla 8.32 di Roberto

io e la 8.32, traguardo raggiunto

al Parco del Valentino

 

davanti la Fiat

 

 

al termine del raduno

I compagni di viaggio. Auto a parte, il vero valore aggiunto sono loro, non esiste ricchezza più grande che la gente che ti circonda, quella giusta s'intende, e questi ragazzi a me personalmente hanno dato tanto in questi pochi giorni, che dire piacevoli è dire veramente poco.

Il dispiacere più grande è non averli sempre vicini, provenendo da città diverse è impensabile organizzare un gruppo che si frequenta assiduamente, un vero peccato perchè è una squadra di innegabile valore, che sono onorato di poter frequentare.

DOMENICA 25 - POST RADUNO. DIREZIONE VENTIMIGLIA

Ma secondo voi, potevano bastare 700 km a questi due fuori di testa? Evidentemente no. Non contenti di aver bruciato oltre 100 litri di benzina, al termine del raduno invece che tornare a casa come tutta la gente normale ed equilibrata, hanno chiesto un ulteriore sforzo alla loro 8.32. Complici mio cognato Gianfranco e mia sorella Simona che vivono a Ventimiglia in Liguria, graditissimi ospiti del nostro raduno, siamo "scesi" con loro in riviera, attraversando una strada a dir poco affascinante, il passo del Colle di Tenda, scendendo per Cuneo, Limone Piemonte, poi Francia valicando il confine, e infine di nuovo Italia, Liguria, Ventimiglia. Totale circa 220 km, ma come diceva giustamente Elio, stiamo a due passi!!! Che ce vo???

Come dicevo una strada affascinante, montagne innevate, temperatura che scendeva precipitosamente. Poi arrivati a Limone Piemonte la sorpresa, la neve sui bordi della strada. Ma non una spruzzata, un bel metro!!! Pensare che eravamo partiti da Torino poche ore prima in maniche di camicia!!! La 8.32 sembrava accusasse un forte calo di potenza, infatti iniziavo già a presagire il danno che questa genialata di andare in Liguria avesse provocato. Niente di più naturale, le forti salite e la rarefazione dell'ossigeno affaticavano il V8, che sceso poi verso la Liguria riprendeva subito il suo classico "tiro"

 

 

E secondo voi, dopo 220 km da Torino a Ventimiglia, avendo valicato il confine Francese, potevano i nostri eroi considerarsi soddisfatti??? Nient'affatto... Per carità... A due passi da Ventimiglia c'è Montecarlo!!! Come resistere alla tentazione di portare la 8.32 davanti al casinò??? Come resistere alla tentazione di percorrere il circuito Monegasco con la 8.32??? Quindi neanche il tempo di far raffreddare la Thema gloriosamente scesa dalle Alpi, e via di nuovo sull'asfalto verso Montecarlo!!! Alle ore 22 circa la 8.32 entra nel principato, altra grandissima soddisfazione ed emozione... Pure in questo caso, lasciamo che siano le foto a parlare...

Elio in posa davanti il Casinò del Lews

 

Chiedo scusa per la pessima qualità delle immagini, ma col buio è stato difficile scattare foto decenti. Cominciamo subito col dire che la foto davanti al Casinò non è stato possibile farla, data l'elevata qualità delle supercar ivi parcheggiate e la solerzia dei severi vigili urbani monegaschi (che p... sti vigili...) che non mi hanno fatto fermare, certo accanto alla Ferrari California ci sarebbe voluto un certo fegato a mettere una povera 8.32... quindi forse è anche andata meglio così!!! Le foto qui sopra le ho scattare alla famosa curva del Lèws (non so se è scritto correttamente) in pratica è la curva nella quale tutti i piloti incrociano le braccia sterzando il volante, l'unico punto tranquillo dove fare qualche foto... A breve (spero) pubblicherò un video su you tube col tragitto del Gran Premio percorso dalla 8.32, emozionante direi... Esperienza che consiglio a tutti!!! Naturalmente quando pubblico il video vi avverto...

 

Le auto parcheggiate davanti il Casinò di Montecarlo...

Cosa dire??? C'è forse un'altro posto dove celebrare la rinascita della Fenice? O altro viaggio altrettanto significativo per questa auto dal destino segnato, abbandonata in un campo, ed oggi invece con 2000 km sulle spalle e un giro trionfale sul circuito di Montecarlo? Credo che per quanto mi riguardi, e parlo anche a nome della 8.32, non c'è altro che si possa desiderare. Una soddisfazione così forte e piena non l'avevo mai provata. L'entusiasmo anche di Elio per la bellezza del viaggio, il sapore di avercela fatta senza il minimo problema meccanico, è stato qualcosa di magico. Peccato non aver potuto condividere questa intensa emozione con altri soci del club, ma spero che queste righe e queste foto possano almeno dare loro l'idea...

LUNEDI' 26 OTTOBRE - RITORNO A ROMA, PARTENZA DA VENTIMIGLIA, 700 KM VERSO CASA

sole splendido

laggiù in fondo, Mentone e Montecarlo

quasi da incorniciare...

 

 

Una avventura come questa non poteva avere finale più epico... Lunedì mattina, ore 8, dopo una panoramica colazione dal balcone della casa di mia sorella che si affaccia sul mare, io, Elio e la 8.32 eravamo pronti a ripartire alla volta di Roma. Dopo Torino, la neve a Limone Piemonte, la serata a Montecarlo, lunedì mattina il sole baciava la riviera ligure, oltre 20 gradi la temperatura, la gente sulla spiaggia, un sole stupendo, cielo terso, ideale per il viaggio di ritorno... Un po' di malinconia nel lasciare questo posto incantevole l'abbiamo provata. Dopo un caffè seduti in un bar sulla spiaggia, una ventina di minuti a prendere forse l'ultimo sole della stagione, abbiamo controllato l'olio al V8, e accesi tutti gli 8 bambini di Maranello siamo ripartiti per Roma.

 

la vista dal balcone...

 

mare splendido

Elio e la 8.32 pronta a partire

 

il sole splende sulla vernice nuova della 8.32

vicino al cartello dell'autostrada Genova - Nizza

Nel viaggio di ritorno abbiamo cambiato itinerario, invece della A1 ci siamo goduti il sole e il mare passando sull'autostrada dei fiori (Genova Ventimiglia) poi uscendo a Rosignano abbiamo continuato la nostra galoppata sull'Aurelia, una strada MOLTO Lancista... Che abbiamo trovato in perfette condizioni (a parte alcuni tratti) completamente vuota, assolata e accompagnata da un piacevole sole che non c'ha mai lasciato in questi incantevoli giorni del raduno a Torino.

la 8.32 richiede una guida pittosto attenta

sosta a Genova

L'Aurelia, vuota per molti km.

Nessuna nota di rilievo, livelli sempre a regime, temperature sempre nella norma, nessun rumore particolare, consumo nelle norma (poi ne parleremo...) Solo da Genova in poi spia dell'anomalia ABS accesa, ma sistema antibloccaggio perfettamente funzionante... Mah!! Ci siamo concessi solo una piccola (ma ennesima) deviazione verso Grosseto per portare un pensiero ad un amico, ma poi il momento più agognato è arrivato... dopo quasi 700 km le gomme della 8.32 hanno ricominciato a rotolare sul territorio Romano, dopo l'ultimo sparo sulla Roma-Civitavecchia, uscendo a Torrenova abbiamo ripreso contatto col Grande Raccordo Anulare e col traffico Romano... C'abbiamo messo di meno da Grosseto a Roma che dall'uscita Aurelia all'uscita Centrale del Latte del Raccordo... L'Apocalisse sul Raccordo, una fila infinita... Ma che soddisfazione tornare all'ombra del Cupolone dopo aver conquistato Torino...

ore 17 e qualche minuto, dentro la Città Eterna.

Ore 17,00 circa, al tramonto con una luce stupenda, rossa come l'orizzonte, la 8.32 entra sul Grande Raccordo Anulare. Un urlo di liberazione parte dal Comandante che si scioglie finalmente la sua tensione, la Thema è riuscita nella sua impresa più grande senza nessun problema, oltre ogni rosea previsione.

Serbatoio di nuovo vuoto, macchina calda piena di moscerini disintegrati in centinaia di impatti accidentali. Una grande prova della macchina e perchè no anche dei piloti che l'hanno accompagnata in questo che rimarrà per sempre "il viaggio", che racconteremo sempre con infinito entusiasmo e grande soddisfazione...

la soddisfazione del nagivatore...

 

Ecco, adesso facciamoci quattro risate...

Un po' di dati, tanto per fare dei calcoli, e rendersi bene conto della spesa e dell'impresa. La 8.32 è partita da Roma segnando 86.810 km. Parte con 70 litri di benzina. Torna a casa con 88.563 km, dopo aver rifornito per ben 5 volte la somma complessiva di 230 litri di carburante (ringraziamo le compagnie petrolifere per aver alzato i prezzi proprio il giovedì prima della nostra partenza). In totale circa 270 euro di benzina, più circa tra andata e ritorno settanta euro di Autostrada. In media la 8.32 ha reso circa 8,4 km per ogni singolo litro di benzina, ricordiamo che è un 3000 V8 Ferrari con iniezione meccanica, e che proprio piano non ha viaggiato. Tutto sommato, bella botta! Ma che soddisfazione... Non potete nemmeno immaginare!

La 8.32 ha percorso in 4 giorni 1953 km.

Condizioni di arrivo:

Praticamente tutta minata da moscerini vari, sporca e non poco compresa la polvere incamerata in quel di Grosseto, ma sana, tutta intera. Qualche scricchiolio dall'ammortizzatore anteriore destro (quello che molto probabilmente ha determinato l'accensione della spia anomalia) ma comunque tutto in ordine. Forse un minimo eccesso di consumo olio motore, ma va detto che alla partenza non era al massimo e che è bastato meno di un litro per riportarlo a regime, oltre al fatto che il motore si è sciolto solo in questa occasione non avendo mai percorso più di 200 km tutti assieme. Va detto che la macchina ha guadagnato in spunto, velocità e risposta, ora con un filo di gas in quinta di potrebbe viaggiare oltre i 160, mentre all'andata bisognava tenere più aperte le due farfalle. Ora il regime minimo è davvero tondo, e il motore da fermo sale immediatamente di giri appena si sfiora il pedale, segno che questi 2000 km oltre a riempire di gioia e soddisfazione il sottoscritto hanno anche giovato alla macchina, che altro chiedere alla vita???

Special Thanks to:

 LANCIA THEMA CLUB ITALIA tutto, ragazzi siete proprio forti, Mr Cooper alias Elio Conti, un vero navigatore e secondo Pilota che consiglio a tutti, mia sorella Simona e mio cognato Gianfranco per la piacevole compagnia e l'ospitalità nella notte "Monegasca" e un grande grazie alla 8.32 che ha restituito il favore di averla riportata in vita, credo nel modo migliore che avesse a disposizione. Un omaggio ed un inchino a questa auto capace di grandi imprese. A risentirci presto con altri viaggi della Fenice, che documenterò con vero piacere non appena avrò di nuovo l'occasione di partire per nuove mete, spero molto molto presto!!!

NIENTE E' MORTO FINCHE' NON E' SEPOLTO

LATINA - DICEMBRE 2007

TORINO - OTTOBRE 2009

MONTECARLO - OTTOBRE 2009

La storia continua su "I viaggi della Fenice"